Cari colleghi, ci avviciniamo all’Assemblea degli Azionisti di Telecom Italia, in programma il prossimo 23 Aprile.
Questa sarà un’Assemblea molto importante, perché verrà votata la lista di rinnovo del CDA e quindi il sostegno o meno al Piano Industriale presentato recentemente dall’AD Pietro Labriola in alternativa ad altri Piani Industriali dal futuro tutto da scrivere.
A tal fine, il CNQ suggerisce ai propri iscritti e simpatizzanti di non seguire dogmi, indicazioni, paure o imposizioni né tanto meno sirene ammalianti che cantano sui giornali, ma di mantenere professionalità e competenza nel valutare la situazione attuale.
E’ ormai innegabile che la nostra Azienda sia sotto attacco di speculatori esterni che, in contrapposizione ad un Piano industriale audace ed innovativo, ma dall’effetto controllato e dall’obiettivo chiaro, propongono piani industriali fantasiosi, instabili, mutevoli e soprattutto estremamente pericolosi che porterebbero alla fine di TIM.
Noi sappiamo che l’Azienda è invece industrialmente sana.
E’ soprattutto un’Azienda ricca di Alte Professionalità in grado di gestire qualsiasi avversità si dovessero presentare, domani come nel passato, uscendone sempre con successo.
Il mercato delle TLC sta ormai mutando definitivamente, il caso Vodafone fa scuola, ma non per questo TIM non può mutare riadattandosi in maniera “controllata” al cambiamento, valorizzando il punto di forza principale, ossia le persone ed il know-how.
Tornare a correre sul mercato è la prerogativa di tutti noi di TIM che, ormai liberi da zavorre finanziarie, tecnologiche e normative, ben sappiamo di essere i migliori nella competizione.
CNQ è in prima linea per ricordare a tutti chi siamo ed in virtù di questo per far capire a tutti da che parte stare in questa querelle che in Assemblea troverà la sua massima rappresentazione ed intensità.
La parte giusta è una sola: quella di TIM, quella di tutti noi. Quella del nostro Management di cui noi, Quadri ed Alte Professionalità, facciamo parte.
