Al via il piano 2014 di azionariato diffuso sui dipendenti Telecom Italia

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Al via il piano 2014 di azionariato diffuso sui dipendenti Telecom Italia

Al via il piano 2014 di azionariato diffuso sui dipendenti Telecom Italia

Si replica il piano di azionariato sui dipendenti proposto nel 2010. Quest’anno, due le principali novità introdotte:

  • la possibilitá di acquistare le azioni in tutto o in parte con il proprio TFR (oltre che con bonifico bancario o con finanziamento a 12 o a 24 mesi al tasso BCE dello 0,25%)
  • la possibilitá di acquistare fino a 5000€ in azioni (nel 2010 furono al max 3000€), con un minimo di 300 azioni al prezzo medio del periodo 25/5/2014-25/6/2014 scontato del 10%.

Per gli aspetti gestionali, a seguire gli altri principali vantaggi:

  • bonus share di 1 azione ogni 3 detenute per chi ne mantiene il possesso per 12 mesi
  • bonus fiscale sul surplus ottenuto dall’operazione per chi mantiene il possesso delle azioni per 3 anni (surplus dell’operazione tassato come capital gain con imposta secca del 26%, invece che come reddito da lavoro dipendente tassato secondo la propria aliquota Irpef + contributi per chi vende in attivo le azioni prima dei tre anni)
  • possibilitá di tenere le azioni in conto titoli presso Telecom Italia a costo zero anzichè aprire un proprio conto titoli oneroso presso la propria banca, senza perdere la flessibilitá della vendita del titolo in qualunque momento

L’operazione, a leggere le cifre del precedente piano, è molto redditizia per chi la sottoscrive. Si pensi che il rendimento dell’operazione 2010 su base triennale, dividendi e tasse ridotte inclusi, è stato del 55% in tre anni ed in un periodo, giova ricordarlo, in cui il titolo ha perso gran parte del proprio valore di mercato. Finanziariamente quindi è indubbio il vantaggio per chi lo sottoscrive, essendosi dimostrato piuttosto indipendente dall’oscillazione effettiva del titolo sul mercato nei tre anni.

Dal punto di vista dell’impegno economico da sostenere, l’azienda va incontro ai potenziali sottoscrittori mettendo a disposizione delle alternative al bonifico per l’acquisto delle azioni: la possibilità di utilizzare il proprio TFR o, in sostituzione o ad integrazione di questo, un finanziamento a tasso molto conveniente. Forse la maniera meno conveniente di sottoscrivere il piano è proprio quella del pagamento in contanti, attraverso bonifico bancario, in quanto non reca particolari vantaggi economici a chi la utilizza.

Le sottoscrizioni si apriranno il 26 Giugno prossimo e saranno possibili fino al 10 Luglio, giorno in cui si chiuderá la sottoscrizione ai dipendenti. Entro il 14 Luglio l’azienda vedrá come conciliare l’offerta di sottoscrizione e la domanda ricevuta da parte dei dipendenti (quanto a capienza di azioni non dovrebbero esserci problemi visto che sono state messe a disposizioni 54 milioni di azioni + 18 milioni dopo un anno di bonus share, contro i 31 milioni di azioni totali del piano 2010) e poi entro il 31 Luglio gli assegnatari delle azioni dovranno procedere al pagamento cash o l’azienda provvederá a trattenere la prima rata mensile del finanziamento, evidenziata sulla busta paga di agosto 2014 o, sempre sulla stessa busta paga, provvederá ad evidenziare il TFR restante post-acquisto rispetto a quello di Luglio pre-operazione.

Insomma, un’occasione per andare sempre più in direzione di quella Public Company che tanto noi di CNQ, quanto ASATI, quanto gli stessi dipendenti e le cosiddette Minorities in generale hanno fortemente auspicato in questi ultimi anni.

Il CNQ, che simbolicamente ha deciso di diventare azionista della propria azienda sottoscrivendo negli anni alcune azioni di Telecom, attraverso questa ripetuta operazione finanziaria, in realtà è diventato partecipante stabile dell’Assemblea degli Azionisti di Telecom Italia, ed in tale occasione esprime il proprio punto di vista al Top Management ed agli altri azionisti in un’occasione di ascolto come nessun’altra.

Anche solo per questo motivo ai dipendenti converrebbe diventare tutti azionisti della propria azienda. E grazie a questo specifico piano di azionariato sono proprio i dipendenti a beneficiare di vantaggi senza pari nel mercato degli scambi di borsa, dove, anche in momenti di depressione del titolo acquistato, le condizioni di sottoscrizione remunerano più che abbondantemente l’investimento effettuato.

Per questi motivi noi del CNQ abbiamo fortemente supportato la richiesta della reintroduzione di questa opportunitá ai dipendenti e per questo speriamo che i colleghi tutti sappiano cogliere questo vantaggio non solo economico-finanziario, ma soprattutto di presenza e partecipazione nella vita della propria azienda.